Il mondo s’è fatto male

(2 recensioni dei clienti)

 12,00

ISBN: 9788893540889
Autore: Antonella Vairano
Titolo: IL MONDO S’È FATTO MALE
Anno di Edizione: 2019
Numero di pagine: 72
Genere: Poesie

COD: 9788893540889 Categoria:

Descrizione

IL LIBRO

L’autrice scrive e denuncia un radicale corporeo disprezzo verso ciò che ci fa male e ci fa del male. A volte descrive l’impotenza che ci atterrisce e che ci lascia in uno stato di immobilismo perfetto: siamo al cospetto di un declino che ammorba e annichilisce, che crea e moltiplica povertà e miseria di creatività, di spirito, di mente. E lo stesso declino si compiace di tanto dolore.

 

L’AUTRICE

Antonella Vairano nasce a Conversano, città d’arte e di storia a pochi chilometri da Bari. Appassionata dell’arte in tutti i suoi linguaggi, ha particolare inclinazione per la poesia. Per l’autrice la Poesia è il suono della Bellezza che invano fa silenzio, la seduzione dell’armonia è grazia lieve. Ha conseguito diversi riconoscimenti a premi letterari nazionali e internazionali. Recentemente è stata finalista al “Premio letterario Argentario” 2018. Coautrice in diverse antologie poetiche nazionali e internazionali, è stata selezionata per l’agenda letteraria “Fragole” 2018 ediz. Lietocolle e per l’antologia poetica del Premio Internazionale “Il Sublime – Il golfo dei poeti” 2018. È stata coautrice dell’antologia a carattere Internazionale “Un maestro per un anno” 2018 ediz. Wip, a favore dei bambini profughi in Siria. Ha fatto esperienza nel teatro recitando in diversi spettacoli. “29 Note poesie” è la sua prima pubblicazione uscita a marzo 2018 (youcanprint ediz.). Promuove e organizza eventi culturali per il Circolo letterario “Vento Adriatico”.

 

ARTICOLI

Giuseppe Scaglione parla di Antonella Vairano e dei suoi “versi di purificazione”

 

 

2 recensioni per Il mondo s’è fatto male

  1. SONNANTE GIULIA

    Le parole poetiche di Antonella Vairano ne “Il Mondo s’è fatto Male” sono di una potenza straordinaria e, sul lenzuolo bianco, come leggo in “Probabile incerto”, l’autrice adagia proprio il corpo graziato della parola che è parola scarna, forte ed essenziale, priva di qualsiasi inutile orpello, eppur bella.
    Sul male, come corpo strisciante e cangiante di serpente, si concentra l’attenzione dell’autrice, il male che assume diverse forme: la mancanza di coerenza, l’ipocrisia, la falsità o l’indifferenza.
    Scava la pietra, l’autrice, come un fine scalpellino per portare alla luce quel che è sottostante, nascosto, ciò che è vero, e in “Lo straniero” così scrive: togliete la pelle / agli affreschi delle chiese, come a dire, tirate via il lenzuolo dal dipinto per rivelare l’autentico. Se posso accostare questa poesia ad un modello, quel modello è certamente il classico; una statua antica, non una cattedrale barocca, s’intende, ma un tempio greco.
    Vede il male, l’autrice, ed in “Babilonia” invoca Dio: Ehi Dio…/esci dal tuo cerchio d’incenso! Un Dio che ella ama e che in “Freddo” definisce angelo di carta e per il quale mostra una tenerezza infinita; non così invece per quel ministro di Dio, il sacerdote fermo/con una preghiera in mano.
    Alle volte però, appare forse stanca, la sua denuncia sembra placarsi come in “Fumo e sigari”, quando l’irruenza ed il desiderio di cambiare il mondo, tipici dell’età giovanile, cedono il passo al tempo della maturità ed ella sentenzia “Io non fumo più” . Però, la debolezza, la cedevolezza durano soltanto un attimo, la forza subito ritorna come un’onda altissima e, in “La figura” chiude l’opera così: Sarò il controcanto della tua costola bassa.
    Questa dunque è la sua promessa, il suo impegno; quel che più le sta a cuore è il bene, il vivere autenticamente perché, come ella afferma: continuo…/a coltivare rose.
    Una poesia forte, tesa, frontale che è rosa rossa su duro asfalto.”

  2. Gloria Sannino

    ”Le poesie della raccolta Il mondo s’è fatto male della poetessa Antonella Vairano sono da considerarsi imperitura. In esse vi è assoluta Verità , vi è raffigurato un vissuto totalizzante dallo spirito alla carne. Sono versi attualmente in atto che, si adoperano nella loro complessità storica assumendo forme e colori in un linguaggio poetico futurista.

    Versi che colpiscono e attraggono nell’immediato sublimandosi come particolari di un dipinto rispetto alla compiutezza dello stesso. S’incontra la metafisica di De Chirico nella poesia che chiude la raccolta, dal titolo La figura .

    La struttura poetica della Vairano ed il suo contenuto riporta inevitabilmente all’imperiosità poetica della poetessa Marina Cvetaeva. Nelle poesie intitolate Uomini buoni e Babilonia esiste un processo recondito dell’anima, poiché sono versi ancestrali, ci tramandano immagini profetiche nel richiamo della purezza rilkiana in Manca poco per l’alba e tra gli origami della poetessa Alejandra Pizarnik in Specchi .
    Il suo stile appare classico, autoritario , poiché in questa raccolta, La Vairano, nella poesia “ Al Poeta” chiosa scrivendo : Non ho altro da conoscere. Dammi il sonno per andare , segno di assoluta consapevolezza del nostro tempo e profonda conoscitrice dell’animo umano.
    Si potrebbero definire le sue liriche prendendo in prestito un verso della poetessa Anne Sexton “ Alte come il Cielo, Profonde come l’Oceano”.

    Gloria Sannino

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