Intervista a Valeria Maria Lucchetti, autrice del romanzo autobiografico “Il silenzio delle benzodiazepine”
Valeria Maria Lucchetti, grande talento emergente, ci parla della sua esperienza nell’affrontare la depressione e il mal di vivere.
Una danzatrice impigliata fra le maglie del ricordo, un presente che lampeggia la sua consistenza fra un sogno e l’altro, un futuro cieco.
Così gli istanti drammatici della patologia depressiva convogliano in un excursus onirico e romanzato, in cui i disturbi dell’anoressia e della bulimia trovano un’ancora di salvataggio, un ulteriore pretesto di esibizione.
Valeria Maria Lucchetti illustra la fragilità di un’anima divisa fra il desiderio struggente di sopravvivere sulla scia dell’arte e l’abbandono nella culla del passato, il luogo del conforto in cui la giovane ricerca costantemente la radice dei dolori irrisolti.
Un’autobiografia dove la poesia sta nella prosa, il sogno nella realtà, in un viaggio non viaggio che alla partenza non conosce finali ma che mira intensamente alla testimonianza e all’ascolto dei disordini attuali.