Descrizione
IL LIBRO
Settembre 2005. Un terribile incidente costringe Kevork Orfalian, figlio della diaspora armena trapiantato a Roma, in un letto di ospedale. La dolorosa degenza apre il cassetto dei ricordi e, in questo romanzo autobiografico, ripercorre la storia della sua vita partendo dalle vicende dei suoi avi, segnate da orribili massacri e dal genocidio armeno perpetrato dai Giovani Turchi, nel 1915. La narrazione, sotto forma di confessione, riprende episodi di un’infanzia alquanto scapestrata, i racconti del nonno materno, le turbolenze adolescenziali nel periodo trascorso al collegio armeno Moorat Raphael di Venezia. La parabola della sua vita prosegue con i primi passi nel mondo del lavoro, culminando con gli 8 terribili mesi di prigionia nelle carceri turche per sospetta attività sovversiva, raccontati in pagine colme di orrori e crudeltà. La scarcerazione coinciderà con un nuovo inizio. Una vicenda biografica dai contrasti estremi.
AUTORI
Letizia Leonardi è nata a Civitavecchia nel 1965 e vive a Piombino. È laureata in Scienze economiche e Bancarie. Giornalista, ha lavorato nelle redazioni di Civitavecchia dei quotidiani «Il Messaggero» e «Il Tempo». Ha tradotto “Mayrig” di Henri Verneuil (Divinafollia, 2015), ripubblicato nel 2020 dall’Editrice Terra Santa con il titolo “Le Bugatti di Marsiglia”. Coautrice del libro “Il chicco acre della melagrana” (Divinafollia, 2018), che ha ottenuto il Premio Speciale co- me Migliore Opera di Testimonianza Storica al Premio Letterario Nazionale GueCi “Un libro amico per l’inverno” VIII edizione 2019. Ha ricevuto il Premio Internazionale Giornalistico e Letterario Marziani 2019 per il suo costante contributo all’affermazione dei valori di indipendenza e libertà dell’informazione. Nel 2020 è stata pubblicata dalle Edizioni Paoline la sua traduzione del libro di Inga Nalbandyan “Nella Notte”.
Kevork Orfalian è nato a Tripoli nel 1950 e attualmente vive tra Roma e Yerevan. Si è diplomato nel prestigioso collegio armeno Moorat Raphael di Venezia. Ha lavorato per importanti ditte nel commercio internazionale come agente di vendita per il mercato dell’est Europa e del Golfo Arabo. Parla 7 lingue e ha dedicato e dedica gran parte del suo impegno alla Comunità Armena di Roma e d’Italia. Accusato ingiustamente di essere un terrorista armeno, ha scontato molti mesi di dura prigionia nelle carceri turche. È coautore del libro “Il chicco acre della melagrana” (Divinafollia, 2018) che ha fatto il suo debutto alla Fiera del Libro di Milano e che ha ottenuto il Premio Speciale come Migliore Opera di Testimonianza Storica al Premio Letterario Nazionale GueCi “Un libro amico per l’inverno” VIII edizione 2019.