Descrizione
IL LIBRO
Dall’Introduzione:
A volte penso che la morale viva negli occhi dei bambini, parli con la piega delle loro labbra. Un sorriso per il bene, le lacrime per il male. Come una collina dietro cui sorge o tramonta il sole. Noi siamo luce o ombra?
So che quando ho incontrato il sereno dei tuoi occhi il mio buio si è spento, si è spostato facendo notte sulla ragione. Dentro, il vento ha smesso di soffiare, soffocato ogni rumore.
So bene di essere rimasta sola sull’orlo dell’orizzonte e di muovermi senza più geografie. Di avanzare a passi incerti quando ogni nuovo alito muta la distanza dal tuo centro e le parole allontanano il mio dal tuo meridiano. Eppure, ricordo chiaramente la mia mano scivolare tra le linee della tua, malgrado l’attuale perdita di riferimento e l’abbandonarci del noi, il suo andare deluso verso due nomi.
Rimane la mappa dei tuoi nei come unico cielo, rimane caparbiamente, sebbene la ragione tenti di affievolire ogni bagliore a quelle stelle.
Così ti scrivo prima che faccia del tutto giorno.
Prima che una raffica muti le geografie di questo orlo.
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