Descrizione
IL LIBRO
Quasi per un beffardo destino, il maschilista Augusto fu capostipite di una dinastia (Giulio-Claudia) che trovò legittimazione, fino all’ultimo imperatore (Nerone), attraverso il ramo femminile: un vero paradosso per la patriarcale Roma. Come furono ricompensate le donne della domus Augusta per il loro ruolo di trasmettitrici del potere imperiale? Se mantenevano la rispettosa subalternità imposta per tradizione al genere femminile, erano riverite e onorate (Ottavia ed Antonia Minore, sorella e nipote di Augusto), se osavano andare oltre, venivano inesorabilmente stroncate (Agrippina, pronipote di Augusto, fu addirittura uccisa dal figlio Nerone; le due Giulie, figlia e nipote di Augusto, e Agrippina, nipote di Augusto, morirono in stato di segregazione). In questo libro il fenomeno viene analizzato ripercorrendo la storia di Giulia, la figlia “ribelle” del princeps. Lo sguardo, tuttavia, si allarga all’intera epoca tra fine repubblica e inizio principato, toccandone gli aspetti politici e sociali fondamentali, spesso portando il lettore anche lontano dalla vicenda personale di Giulia. Il libro si configura, pertanto, come un veloce excursus sull’età augustea rivisitata in chiaroscuro.
L’AUTORE
Franco Di Bella, nato a S. Teresa di Riva (ME), ex docente di latino e materie letterarie presso l’Istituto “G.V. Gravina” di Crotone, ha scritto: Donne Romane (Simple, 2013), Centocinquanta biografie di donne romane (Aracne, 2013), La donna nella storia e nella società romana (II ed., Simple 2015). Su argomento diverso rispetto alla storia romana ha scritto: Orlando Furioso: il lettore, l’ironia, la corte (Simple, 2016).
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